martedì 16 dicembre 2014

Banca di Credito Sardo: dopo 5 anni la fusione

Dopo 5 anni dall'integrazione delle filiali di Banca CIS con le filiali di Intesa Sanpaolo operanti in Sardegna che hanno dato vita, nel marzo del 2009 alla Banca di Credito Sardo, come raccontato qualche mese fa, i vertici del gruppo bancario più potenti d'Italia hanno deciso di fare un passo indietro e di cancellare dalle mappe degli istituti nazionali il riferimento territoriale sardo. E così 116 sportelli, quasi 1.200 dipendenti, oltre 240.000 clienti, 6,1 miliardi di impieghi e 4,9 miliardi di raccolta saranno ora parte integrante di Intesa Sanpaolo.

Una decisione diventata operativa dal 10 novembre e che sembra essere un vero e proprio punto di non ritorno. L'informativa che si legge sul sito ufficiale della ormai ex Banca di Credito Sardo è chiara: la banca di riferimento nella regione Sardegna diventa Intesa Sanpaolo e così tutte le coordinate bancarie subiranno una modifica. Formale più che sostanziale: infatti le filiali del Gruppo ed i dipendenti al loro interno dovrebbero mantenere stabilmente il proprio posto, continuando a servire una clientela più affezionata al rapporto interpersonale con i professionisti dell'ex Banca di Credito Sardo, piuttosto che del brand Intesa Sanpaolo.

Le criticità più grandi saranno affrontate da tutti i clienti possessori dell'Internet Banking. Infatti ognuno di essi riceverà a casa, in busta prioritaria, i nuovi codici PIN per accedere alla propria posizione via internet. Oltre a ciò è necessario considerare i problemi tecnici, tipici delle fusioni, in cui i pagamenti inviati agli ormai decaduti estremi come l'Iban della Banca di Credito Sardo, potrebbero subire disallineamenti a danno, seppur temporaneo del cliente. 


Una scelta, quella del gruppo Intesa Sanpaolo, ancora difficile da decifrare. Solo il futuro e il feedback dei clienti potranno meglio chiarire la decisione di inglobare al proprio interno una banca profondamente radicata nel territorio.

Per maggiori informazioni sui conti corrente della Banca di Credito Sardo:
tuttobanca.blogspot.it  www.bancadicreditosardo.it

lunedì 9 giugno 2014

Banca di Credito Sardo: la storia e la mission

Dall’integrazione delle filiali di Banca CIS (Gruppo Intesa Sanpaolo) e delle filiali di Intesa Sanpaolo operanti in Sardegna nasce, il 5 marzo del 2009, Banca di Credito Sardo (Gruppo Intesa Sanpaolo): 116 sportelli, quasi 1.200 dipendenti, oltre 240.000 clienti, 6,1 miliardi di impieghi e 4,9 miliardi di raccolta. Le quote di mercato della nuova realtà bancaria nella regione sono: 15,9% per gli sportelli, 17,2% per la raccolta e il 31,7% per gli impieghi. Con questi numeri Banca di Credito Sardo si conferma la banca di riferimento per il Gruppo Intesa Sanpaolo nella regione e il secondo operatore bancario sardo.

La Banca di Credito Sardo nasce già grande e radicata sul territorio grazie ad un’importante storia alle spalle. Il legame tra la Sardegna e il Gruppo Intesa Sanpaolo è costante da 150 anni. 

Nel 1866, infatti, la Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde (Cariplo) sostiene la provincia di Cagliari per il Prestito nazionale; nel 1890 il Banco di Napoli apre la sua prima filiale a Cagliari e nel 2003 il Sanpaolo Imi assorbe le 27 filiali sarde del Banco di Napoli

La nascita della Banca di Credito Sardo si colloca all’interno del modello della Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, che ha l’obiettivo di radicare con le migliori forme il Gruppo in tutte le regioni italiane valorizzando il radicamento territoriale e i marchi locali.
La combinazione tra l’esperienza derivante dall’identità locale e l’appartenenza ad uno dei maggiori gruppi bancari europei, pongono la Banca di Credito Sardo nelle condizioni di giocare un ruolo da protagonista nella crescita economica e sociale della Sardegna

Per maggiori informazioni sui conti corrente della Banca di Credito Sardo:
tuttobanca.blogspot.it  www.bancadicreditosardo.it